Danilo Moi
Equalism: dissertazione su una nuova etica
Maggio 2004
Introduzione
Con il termine "Equalism" definisco l'unicum speculativo capace di descrivere l'articolarsi delle diverse teorie politiche, economiche e sociali scaturite dalla forza intellettuale determinata dallo strumento internet. L'aspetto più profondo è il cambiamento della concezione dell'etica e della legge. Ovvero il cambiamento delle relazioni tra gli individui e il conseguente cambiamento della canonizzazione legislativa delle stesse.
La ricchezza di internet è tutta racchiusa nella comunicazione.
Internet sembra aver cambiato la percezione del tempo nella cultura, un anno-internet, culturalmente parlando, può equivalere a una decade nel mondo reale.
Questo è senza dubbio dovuto all'introduzione improvvisa di una grande quantità di persone, di una grande quantità di "cervelli pensanti", in una discussione comune.
Uno dei risultati più vistosi di questa "esplosione", di questo "logos" continuo, è il progressivo e indubbio delinearsi di nuove teorie sociali, economiche, politiche.
Questa teorie, queste nuove concezioni dell'uomo e delle sue relazioni, sono l'espressione della volontà, dei desideri, delle ambizioni, degli schemi di pensiero di questa nuova e diffusa forza intellettuale.
Tale forza intellettuale ha avuto modo di esprimersi ed articolarsi, ovvero di esistere, proprio in virtù dell'esistenza di questo nuovo strumento: internet.
Il tutto non è ancora completamente definito, si può però tentare di focalizzare su alcuni punti acquisiti: i punti che propongo e argomento concernono aspetti generali, speculativi, politici, economici e sociologici.
Definisco con il termine "equalism" quest'unicum capace di individuare gli elementi profondi e comuni, i paradigmi appunto, che sottendono l'articolarsi di queste teorie.
Tenterò di spiegare quanto tale articolarsi possa essere descritto, nel suo nucleo più profondo, da un cambiamento dell'idea di legge risultante da una nuova idea di etica.
(Ovvero: il cambiamento della concezione delle relazioni tra individui e il conseguente cambiamento della "canonizzazione legislativa" delle relazioni stesse)
Tenterò di dimostrare quanto l'introduzione dello "strumento internet" sia appunto il motivo fondamentale di tutto questo: lo "strumento Internet" non semplicemente influenza il mondo, Internet costituisce un mondo, crea una meta-società e le sue regole sono differenti da quelle del "mondo reale" proprio perché le modalità di relazione che essa determina e consente sono radicalmente differenti.
Tenterò di argomentare e dimostrare quanto tale cambiamento, già in atto nella cultura occidentale e accelerato da questa "discussione comune", verta in ultima istanza alla valorizzazione del soggetto, della sua libertà, della sua autodeterminazione e, nel contempo a una "pacificazione", a una armonia, all'equilibrio tra ciò che è soggetto e collettività, tra ciò che è "io e ciò che è altro" in senso generale. (Propongo la definizione "Equalism" proprio in virtù di questo)
Tenterò inoltre di chiarire come questo paradigma generale si ripresenti in tutti gli ambiti: compreso l'ambito economico.
Tenterò di argomentare infine su come questo paradigma si debba manifestare praticamente e realmente nel passaggio dalla democrazia rappresentativa alla democrazia assembleare.
Internet sembra aver cambiato la percezione del tempo nella cultura, un anno-internet, culturalmente parlando, può equivalere a una decade nel mondo reale.
Questo è senza dubbio dovuto all'introduzione improvvisa di una grande quantità di persone, di una grande quantità di "cervelli pensanti", in una discussione comune.
Uno dei risultati più vistosi di questa "esplosione", di questo "logos" continuo, è il progressivo e indubbio delinearsi di nuove teorie sociali, economiche, politiche.
Questa teorie, queste nuove concezioni dell'uomo e delle sue relazioni, sono l'espressione della volontà, dei desideri, delle ambizioni, degli schemi di pensiero di questa nuova e diffusa forza intellettuale.
Tale forza intellettuale ha avuto modo di esprimersi ed articolarsi, ovvero di esistere, proprio in virtù dell'esistenza di questo nuovo strumento: internet.
Il tutto non è ancora completamente definito, si può però tentare di focalizzare su alcuni punti acquisiti: i punti che propongo e argomento concernono aspetti generali, speculativi, politici, economici e sociologici.
Definisco con il termine "equalism" quest'unicum capace di individuare gli elementi profondi e comuni, i paradigmi appunto, che sottendono l'articolarsi di queste teorie.
Tenterò di spiegare quanto tale articolarsi possa essere descritto, nel suo nucleo più profondo, da un cambiamento dell'idea di legge risultante da una nuova idea di etica.
(Ovvero: il cambiamento della concezione delle relazioni tra individui e il conseguente cambiamento della "canonizzazione legislativa" delle relazioni stesse)
Tenterò di dimostrare quanto l'introduzione dello "strumento internet" sia appunto il motivo fondamentale di tutto questo: lo "strumento Internet" non semplicemente influenza il mondo, Internet costituisce un mondo, crea una meta-società e le sue regole sono differenti da quelle del "mondo reale" proprio perché le modalità di relazione che essa determina e consente sono radicalmente differenti.
Tenterò di argomentare e dimostrare quanto tale cambiamento, già in atto nella cultura occidentale e accelerato da questa "discussione comune", verta in ultima istanza alla valorizzazione del soggetto, della sua libertà, della sua autodeterminazione e, nel contempo a una "pacificazione", a una armonia, all'equilibrio tra ciò che è soggetto e collettività, tra ciò che è "io e ciò che è altro" in senso generale. (Propongo la definizione "Equalism" proprio in virtù di questo)
Tenterò inoltre di chiarire come questo paradigma generale si ripresenti in tutti gli ambiti: compreso l'ambito economico.
Tenterò di argomentare infine su come questo paradigma si debba manifestare praticamente e realmente nel passaggio dalla democrazia rappresentativa alla democrazia assembleare.